Con  il lancio della collezione «MATTER», Elisa Ferrari si propone di andare oltre gli schemi, esaltando le potenziaslità evocative della materia. 

Sullo sfondo di cemento pastoso e sfumato i capelli sono tessiture di fili sottili che esprimono un gioco primordiale il cui senso viene trasmesso in forma intuitiva.

Contorsione della forma e intrecci emotivi suggeriscono libere associazioni e abbracci ancestrali custodi di racconti segreti nella memoria.

Un’estetica organica e una poetica della materia che impegna la mente e l’anima in danze primitive prive di logica prestabilita. E lì sono aggrovigliati pensieri e sogni.

La collezione mostra come l’unione di materiali all’apparenza opposti possa generare bellezza.

Poesia sartoriale negli abiti che subiscono misteriose mutazioni, trame tridimensionali e bagliori siderali. Monocromatismi in totale alternanza tra bianco e grigio, avvolgono i corpi con nuvole di fili di ferro attorcigliati.

Dominano la scena giochi di tessiture e materialità, tagli cut-out, pannelli decorati con incrostazioni di gesso texturizzate, tessuti intricati, trasparenze e sovrapposizioni.

La materia è bucata, piegata e distorta. Forme panneggiate e asimmetriche. Si fa largo la volontà di decostruire e ricostruire la materia per un effetto un-finished.

Il make up bianco ottico segna con movimenti grafici gli occhi, colora le labbra come gesso essicato al sole e dipinge maschere spazzolate sul volto.           

Una caotica creatività nel senso più primordiale del termine che designa ciò che segretamente si apre e fa spazio all’ordine.

Una collezione dedicata all’intelligenza emotiva delle mani in cui i capelli sono materia viva con cui dialogare e vengono sapientemente lavorati per creare texture e forme artigianali iper personalizzate.

Tutto si fa arte e diventa un atlante tattile e visuale.